SNAPFIT

SNAPFIT, COME RACCONTARE UNA TECNOLOGIA CON LO STORYTELLING

Ci sono tanti modi per raccontare una nuova tecnologia, ma secondo noi (e non solo, visti i grandi colossi come Apple o Samsung) la migliore strada è quella dello storytelling: raccontare al possibile pubblico acquirente come sarà la loro vita con il nuovo device tecnologico, in questo caso con Snapfit.

SNAPFIT RACCONTARE TECNOLOGIA


Cos’è Snapfit?

Partiamo dall’inizio, di che device stiamo parlando? Si chiama Snapfit, un device modulare pensato per trasferte e spostamenti, ma anche per la vita da ufficio.
È composto da 4 moduli separabili, ogni modulo ha un ruolo ben preciso: PowerBank, Hotspot, Adapter e Speaker. Grazie a tutti questi moduli diventa il perfetto compagno di viaggio, specialmente con l’Hotspot e il PowerBank. Mentre l’Adapter ti renderà comodissima la vita in ufficio, fornendoti in un’unica soluzione tutti gli adattatori per cavi che ti servono.


Come abbiamo deciso di raccontare Snapfit?

In fase di scrittura abbiamo ragionato su come parlare a tutti i target di Snapfit e abbiamo optato per l’opzione migliore in questi casi: la narrazione.

Ogni personaggio aveva un ruolo fondamentale per raccontare una funzione: Alisha è la viaggiatrice, che durante una delle sue escursioni in montagna utilizza i moduli Speaker e Hotspot.

SNAPFIT RACCONTARE TECNOLOGIA

Carlo, colui che scopriremo essere il suo fidanzato, è un commuter, utilizza il modulo PowerBank in viaggio sul treno e l’Adapter in ufficio. Mentre il suo collega con la scrivania completamente in disordine lo spia per capire quale magia abbia fatto per non avere un agglomerato di cavi sulla scrivania. Ecco, lui è Paul, interpretato da David Wayne Callahan (conosciuto in Italia come il professore di inglese de “Il Collegio”), che rappresenta un terzo tipo di target al quale abbiamo scelto di rivolgerci. Paul rappresenta l’altra faccia della medaglia, ossia chi ha disperatamente bisogno di un dispositivo come Snapfit. È goffo, disordinato ed è il perfetto contrasto ironico al personaggio di Carlo.

Dal racconto allo shooting

Per illustrare i possibili utilizzi di Snapfit abbiamo deciso di girare sia in città che in montagna. Per fini produttivi però avevamo bisogno che lo shooting durasse una sola giornata . Quindi abbiamo svolto un importante lavoro di location scouting per trovare una località in montagna che avesse sia alberi sempreverdi, come da richiesta del regista, e che non distasse più di 3 ore da Milano Centro. La location individuata è stata Fraciscio (a 135km a nord da Milano). Dopo aver concentrato tutta la parte di Milano in una mattina abbiamo raggiunto Fraciscio via treno (sul quale abbiamo girato un’altra scena, ottimizzando tutti i tempi) e infine una volta in montagna abbiamo ultimato con le scene in movimento di hiking e la chiusura del video con un bellissimo tramonto.

Grazie ad un grande lavoro di pre-produzione ce l’abbiamo fatta nonostante fosse un obiettivo sfidante!

 

Il meteo ci è venuto incontro regalandoci un tramonto indimenticabile che ha fatto venire i brividi al nostro DOP (Matteo De Martini), grande amante della luce naturale. Infatti quasi tutto lo spot è stato girato sfruttando la luce naturale per dare un tocco più cinematografico al risultato.

SNAPFIT RACCONTARE TECNOLOGIA
SNAPFIT RACCONTARE TECNOLOGIA

La scelta di seguire più una linea narrativa che di estetica del prodotto ci ha anche aiutato in fase di shooting. Snapfit era solo un prototipo e giustamente, come tutti i prototipi, presentava delle imperfezioni che non avrebbero reso possibili shot con il device in primo piano, se non tramite certe angolazioni. Ma avendo il tutto una linea narrativa, siamo riusciti a mostrare il device “in azione” e quindi non in primo piano.

 

Altre curiosità sulle tecniche di riprese: abbiamo optato per shot con camera a mano per le scene in movimento in montagna, in altre scene invece abbiamo utilizzato un easyrig Vario5 per stabilizzare dai micromossi la camera. 

Inoltre abbiamo utilizzato un filtro Tiffen Black Promist 1/4 come diffusore sulla lente (utile soprattutto sulle scene con il led del device) e infine ovviamente abbiamo utilizzato una delle nostre serie di lenti preferite: le Canon FD Vintage

 

In conclusione consideriamo questa produzione una dei nostri più grandi successi, considerato tra i più belli in assoluto da Comonext: l’acceleratore di startup di Snapfit.

Ma effettivamente ci sono tutti gli ingredienti, avendo dal lato nostro l’esperienza nello storytelling, il Color grading di Gaetano Lombardi di Olympus Post Production e un Voice Over ironico con la voce di David Callahan che dà un ritmo incalzante al video!

 

Non ci siamo tenuti nessun segreto, se non quello rivelato nel finale del nostro video!

Scopritelo qui:

Ah, e se siete curiosi visitate la campagna Kickstarter di Snapfit che sta spopolando!